Description | Sussidio a cura del Consiglio Diocesano di Azione CattolicaDiocesi di San MiniatoSulla scia dell’esperienza positiva dello scorso anno associativo, ilSettore Adulti di AC ha voluto riproporre un ciclo di incontri per rifletteresull’essere adulti oggi, nella società e nella Chiesa. Ci siamo affidati alladisponibilità di tre compagni di viaggio che hanno accettato di fare un trattodi strada assieme a noi, con la volontà di gettare un po’ di luce sulle molteombre che il nostro tempo sembra consegnarci, con la lucida capacitàcritica di leggere il presente e le sue sfide, di ripulirlo dalla molta ruggineche sembra asfissiare i potenziali germogli di novità. Tre compagni di viaggioche in momenti e modi diversi hanno mantenuto la stessa rotta graziead una bussola comune: quella dell’esercizio della laicità. Un modo di leggere,vivere, interpretare la realtà alla luce del Vangelo, partendo proprio daquei bisogni, da quelle vicende spesso faticose, ma anche belle, umane,quotidiane, che la vita consegna ad ogni uomo e ad ogni donna del nostrotempo.Un diventare adulti che sembra stretto tra forze opposte che da unlato mostrano il dramma delle crescente solitudine, della fatica nel cercarepunti sicuri, ma che dall’altro sembrano trovare uno sbocco positivo e nuovoquando i bisogni vengono accolti, coltivati e trasformati in desideri dibene, di relazioni essenziali, di progetti d’unità. La teologa Stella Morra tracciacosì il suo scenario dell’oggi, dove i processi di crescita validi per secolisembrano essersi velocemente rovesciati, dove il concetto stesso di autorevolezzae di tradizione sembra rapidamente frantumarsi proprio nell’incontrotra le generazioni, con il grande rischio di un processo educativoche si interrompe. Accanto a ciò sembra imporsi – inarrestabile – una condizionedella persona costretta a dover decidere sempre più da sola, in unincessante meccanismo di sovraccarico della coscienza. Tuttavia questimovimenti e cambiamenti, che possono apparire ingestibili, trovano unavia bella di uscita se posti sotto la benedizione di un Dio che parte proprioda questa vita, non da un’altra, per salvare l’uomo. Un uomo fatto quindi dibisogni, ma che può – se vuole – non fermarsi a questi e alle inevitabilifrustrazioni che i nostri naturali limiti ci impongono. Un uomo che può educareil bisogno, farlo maturare in desiderio e coltivare la speranza che sirealizzi. |