La Pasqua si avvicina, e una ventina di ragazzi dell’ACR della nostra diocesi si sono ritrovati il 2 e il 3 Marzo a San Martino a Maiano (Certaldo) per il ritiro di Quaresima, guidato dall’Assistente diocesano dell’ACR, Don Matteo .
Il brano proposto per la riflessione di questi due giorni, invitava i ragazzi a confrontarsi con una pagina evangelica che propone un esempio di affidamento totale e sincero a Dio.
Giairo, noto personaggio della società giudaica e capo della sinagoga, si rivolge a Gesù per chiedere soccorso per la sua unica figlia in fin di vita. Egli non distoglie l’attenzione dal Maestro, la sua fede è salda anche dinanzi all’ineluttabilità della morte ed accoglie la sua Parola prima ancora delle sue opere. Giairo si fida di Gesù, si affida al Signore della vita, certo della sua salvezza potente.
Durante la prima meditazione del Sabato pomeriggio i ragazzi si sono fermati ad analizzare la figura di Giairo, quest’uomo di una certa posizione sociale, riconosciuto, forte agli occhi di tutti che non si lascia fermare dalla vergogna, ma si affida totalmente a Gesù, certo che solo Lui può accogliere e sanare il suo immenso dolore.
La sera, invece, i ragazzi hanno ripercorso la via crucis aiutati dalle lettere di Antonietta Meo, beata dell’Azione Cattolica che è morta quando non aveva ancora sette anni.
Mentre Domenica mattina, i ragazzi durante la seconda meditazione hanno fatto esperienza della novità che Gesù porta con sé ed hanno scoperto, attraverso la parte del brano su Giàiro che parla della risurrezione di sua figlia, che Egli dà una nuova speranza, cambia le nostre aspettative, le nostre abitudini, anche di fronte al dolore e alla sofferenza; Egli ci chiede di avere fede, una fede che cambia, che desta le nostre vite.
Dopo la meditazione i ragazzi hanno fatto esperienza di deserto e di riflessione su quanto detto durante il ritiro. Al termine del deserto i ragazzi si sono accostati al Sacramento del Riconciliazione.
Il ritiro si è concluso con la Santa Messa insieme ai genitori , al termine della quale ai ragazzi è stato consegnato il Credo come mandato da riportare a casa, sintesi della nostra fede e del nostro impegno per una vita di intimità con Gesù.
L’esperienza di questi due giorni ha aiutato i ragazzi a comprendere quanto è bello mettere tutto nelle mani di Gesù, attraverso la forza della preghiera sincera e dell’affidamento totale a Lui.
Sull’esempio di Giàiro hanno compreso come nei momenti di difficoltà Gesù non sta al di fuori, non si mantiene in un isolato distacco, ma entra nella nostra vita, condividendo tutto con noi. È la
fede l’unica chiave d’accesso che ci permette di vedere questa realtà, di accogliere l’invito a non
aver paura.
Il prossimo appuntamento, come è stato detto alla fine del ritiro, per tutti i ragazzi della diocesi e la Festa degli Incontri regionale del 12 Maggio 2013 a Loppiano, dove i ragazzi saranno protagonisti, anche, attraverso un videoclip sul perché ci piace l’ACR realizzato durante il ritiro.
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