Giovedì 7 dicembre gli iscritti all’AC si sono ritrovati presso la Parrocchia di Capanne per celebrare insieme la veglia dell’Adesione, preludio alla giornata dell’8 dicembre, tradizionalmente dedicata, in tutta Italia, proprio all’adesione all’Associazione. La veglia è stata preceduta da un incontro del consiglio diocesano con i presidenti parrocchiali. È stato per i presenti un momento intenso di preghiera, di riflessione e di gioia condivise. Mons. Vescovo, presente anche ai lavori del consiglio, ci ha offerto alcune riflessioni che sono per noi e per le nostre realtà parrocchiali dono da condividere e stile da vivere. Commentando le letture proposte per la veglia (con testi di Papa Francesco, Vittorio Bachelet, monsignor Angelo Ciardi) e il brano del Vangelo di Marco al capitolo 12, in cui Gesù commenta l’elemosina della vedova al tempio, il Vescovo ha posto una domanda centrale all’associazione: “Azione Cattolica di San Miniato chi sei?”. Con lo sguardo rivolto alla memoria grata del passato (l’AC ha 150 anni di storia), il Vescovo ci ha sollecitato a guardare con speranza al futuro con tre impegni: l’annuncio, l’ascolto, il servizio. Per l’Associazione ciò significa ridare vita al valore di un laicato che si mette a servizio della Chiesa e del mondo con i propri carismi, facendo propria la visione del Concilio Vaticano II di una chiesa popolo di Dio. L’ascolto di Dio, dell’uomo e del mondo fanno della scelta religiosa dell’AC un percorso non disincarnato, attento a scrutare i segni dei tempi tramite una formazione integrale e continua che porti anche all’impegno personale negli ambiti civili e sociali. Con uno stile, per la Chiesa e per il mondo, di servizio, l’AC offre un modo di stare e camminare nella Chiesa. A volte l’AC non si vede, ma c’è, ed essere pochi le rende più facile anche perdersi nella comunità per diventare lievito. Segno per la nostra Diocesi , dono per la comunità diocesana e per le nostre parrocchie, dando tutto ciò che ha, come la vedova del brano biblico, perché si affida a ciò che riceverà dal Signore e dalla vita. (Antonietta Gronchi)