Sabato 28 giugno - a Gavinana - dalle ore 10
Giornata di festa per i 55 anni di fondazione della Casa dell’Adolescente
Giovani di ieri e oggi nella Casa di Gavinana tra ricordi e Facebook
Incontro nella struttura intitolata a monsignor Ciardi che da 55 anni ospita i campi estivi della diocesi di S. Miniato
di Elisa Valentini (Il Tirreno)
SAN MINIATO. Un luogo dove imparare a stare insieme secondo i principi cattolici. Un crocevia di vite e di storie impresso nella mente e nel cuore di intere generazioni. Questa è Gavinana, località di villeggiatura della Montagna pistoiese, per i 30 tra ragazzi e adulti, provenienti dalla diocesi di San Miniato, che ieri si sono ritrovati nella “Casa dell’adolescente mons. Ciardi” per festeggiare i 55 anni della fondazione della struttura ed inaugurare la stagione 2014 dei Campi scuola organizzati dall’Azione cattolica della stessa diocesi di San Miniato. Tre generazioni a confronto, unite però da quel passaggio dalla Casa di Gavinana, esperienza indelebile che prosegue: già da lunedì arriverà a Gavinana un gruppo di 20 campeggisti, cui ne seguirà un altro di 60.
L’amicizia. Varcato il cancello della Casa, per i partecipanti è stato spontaneo un abbraccio coi compagni di avventura. Segno di un’accoglienza verso l’altro che ha coinvolto anche noi, giornalisti osservatori, fra un caffè, uno scambio di sorrisi, fino all’invito a sedersi su una di quelle panchine disposte in cerchio, nella fresca ombra del parco, per dibattere sul tema della giornata: “La cura dell’azione cattolica per l’educazione e la formazione cristiana e civile delle generazioni”. Vivere da testimoni di fede nella vita quotidiana è lo spirito dell’Azione Cattolica. E la Casa di Gavinana ne è esempio. «Bene materiale da conservare – ha detto il presidente dell’Ac di San Miniato Andrea Barani – ma anche memoria per chi è passato da qui e impegno per un cammino da proseguire. Luogo in cui, seppur sulla terra, si è aperto per molti il cielo».